L’Aprilia RSV4 è davvero un modello straordinario, ispirata alla due ruote di Max Biaggi del 1994 è stata presentata all’Ex3ma.
Il costo è di 80mila euro e sarà prodotta in tiratura limitatissima solo per collezionisti davvero ben facoltosi.
Si tratta dell’Aprila più performante di sempre che sarà prodotta in appena trenta esemplari che finiranno sotto le mani di trenta fortunati. Questo perché è vicinissima a un modello da MotoGp ed è una moto eccezionale. Tutto questo è stato fatto per celebrare i trent’anni dalla vittoria di Max Biaggi nel Mondiale di 250 nel 1994.
Prima dell’avvento di Valentino Rossi il motociclista italiano più forte era proprio il romano classe 1971. Nel 1994 vinse il suo primo titolo della carriera e lo fece con una splendida Aprilia in 250. Seguirono altri tre successi di fila nella stessa categoria. L’ultima parte di carriera l’ha vissuta in MotoGp tra il 2002 e il 2005, non riuscendo a vincere.
Figlio di un’altra epoca motociclistica fu uno dei primi italiani a convincere davvero anche se poi, non troppo tardi, Valentino Rossi gli rubò il palcoscenico. Oggi però ricorre questo straordinario evento e la possibilità di celebrarlo con una moto più unica che rara. Andiamo a scoprirla da vicino.
Aprila RSV4 per celebrare Max Biaggi e non solo
Ma quali sono le caratteristiche dell’Aprilia RSV4 che è sicuramente una moto in grado di andare molto al di là rispetto alle aspettative. Anche perché su strada difficilmente si vedono moto di questo genere.
Il motore è un quattro cilindri a V di 65° con una cilindrata di 1099 cc e raggiunge una potenza massima di 230 CV a 13.500 giri al minuto. Sul comunicato redatto da Aprilia leggiamo: “Le prestazioni sono ottenute grazie a una messa a punto specifica del V4 che comprende un rapporto di compressione aumentato, oltre alla presenza di un filtro ad alta permeabilità Sprint Filter”.
Interessante è anche la centralina in grado di gestire i controlli elettronici attivi della moto, un APX di Aprilia Racing. Splendido è il set di cerchi in carbonio a disposizione, questi permettono di ridurre il peso regalando maneggevolezza, accelerazione e frenata.
Sicuramente si tratta di un modello da esposizione che possiamo vedere grazie alla volontà di qualche collezionista e che avrà forza di imporsi magari anche in qualche museo. Di certo gli appassionati sono pronti e in fervente attesa di un qualcosa sempre più interessante sotto ogni punto di vista. Aspettiamo per commentare, ma non vediamo l’ora di farlo.