Stellantis, nuovi problemi: rischia un danno da oltre 3 miliardi. Sarebbe un vero disastro, ecco che cosa sta succedendo.
Che politica e industria dei motori siano strettamente legati non è certo una novità. Poche volte nella storia però le decisioni delle istituzioni e le dinamiche politiche internazionali hanno influito così tanto sulla vita e sui bilanci delle aziende. Da un lato, il discorso legato alle emissioni e alla transizione elettrica continua a far discutere, con posizioni che continuano ad andare in diverse direzioni sulla questione e sulle modalità in cui raggiungere la tanto auspicata neutralità carbonica. Dall’altro lato, il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump ha causato un vero terremoto in quello che era il precedente scenario.
Stellantis è inevitabilmente coinvolta in questa delicata situazione e attende i risvolti: il gruppo ha vissuto un periodo difficile sia dal punto di vista organizzativo, con l’addio dell’amministratore delegato Carlos Tavares e una transizione verso una nuova era da avviare e portare avanti, sia dal punto di vista del mercato, dove ha patito le difficoltà del mercato europeo, ma anche di quello statunitense. Ora la situazione rischia di peggiorare per la decisione presa da Donald Trump.
Il presidente degli Stati Uniti, come noto, ha più volte “promesso” dazi ai paesi rivali, l’Europa, ma anche e soprattutto Messico e Canada. Trump ha promesso una tassa del 25% per i prodotti che entrano nel paese statunitense, incluse le automobili. Dati alla mano, vista la presenza di stabilimenti e fabbriche di Stellantis in Messico che esportano poi negli USA oltre 400.000 automobili all’anno, vorrebbe dire un danno economico di oltre 3 miliardi, come si legge sul portale motorisumotori, un vero disastro considerando una situazione già di per sé non certo rosea.
Nelle ultime ore, fortunatamente, sembrerebbe esserci stato un riavvicinamento tra gli Stati Uniti e Canada e Messico, le prossime settimane saranno decisive per capire se effettivamente esploderà definitivamente una guerra commerciale (che coinvolgerà anche l’Europa), e se effettivamente i dazi avranno via libera, oppure se le aziende potranno tirare un sospiro di sollievo. Stellantis, ovviamente, segue interessata la questione nella speranza che arrivino buone notizie. Il gruppo ha iniziato questo 2025 in ripresa rispetto al finire del 2024, e vuole continuare la sua inversione di tendenza. I dazi potrebbero rappresentare un grosso problema.
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